giovedì 6 agosto 2020

Dopo aver riassemblato il mio pandino ammetano ho attraversato l'Italia per intraprendere un tour della puglia
Per un totale di 2236 km e circa 69 euro di spesa
Di cui circa un migliaio percorsi in autostrada alla media di 110-120 km, il resto divisi tra i saliscendi del Gargano e le strade da terzo mondo del Salento, quindi direi che è stato un buon rodaggio che mi ha dato modo di capire le varie criticità e qualità dell'auto.

Il resoconto sono due maniglie alzavetro prese da beps spezzate, un antico gradino medievale divelto quando ci sono piombato sopra, essere rimasto incastrato in un vicolo così stretto che ho dovuto chiudere gli specchietti per passarci, un dosso in cemento preso ai 60 allora che mi ha fatto rovinosamente volare via distruggendo il paraurti anteriore riattaccato alla meno peggio e aver segnato collettori di scarico e cambio, aver surriscaldato i freni in tre occasioni ben distinte con annessa frenata assente e sosta per far raffreddare il tutto, la scoperta di un piccolo foro nel tappo di fusione accanto al cambio che mi fa perdere una piccola quantità d'acqua gocciolando quando la spengo, essere stato scambiato per uno stupratore insieme ad un mio amico quando ci abbiamo dormito dentro in un piccolo paese (non ha alcun senso ma è successo esattamente questo), aver scalato un trullo ed averci issato la bandiera dell'urss, numerose foto degne di nota ed altre con il culo a bocca di gallina ma su questi ultimi punti magari ci sta bene scriverci una storia in un post a parte.

Detto questo ci sono una serie di difetti altrettanto degni di nota. Anzitutto per qualche strana ragione la questa panda a metano al minimo si spegne a caso. Nel senso a volte si spegne ed altre no, magari aumentando il minimo il problema si risolverebbe ma essendo ad iniezione diventa complicato. Dopo aver montato radiatore nuovo e bulbo anticipato 80-90 gradi in città non scalda più senza forzare troppo la ventola, tuttavia la macchina soffre terribilmente il peso. Con due amici, i loro bagagli e le bombole del metano il motore sforza parecchio quand'è al tiro e mi ritrovo sui 100 gradi mantenendo una media di 110 km orari, ancora peggio nelle lunghe salite autostradali. Stessa cosa nelle salite di Vieste, con una temperatura molto alta ma giustificabile viste le pendenze in gioco. I freni, dal loro canto, svolgono un discreto lavoro quando sono da solo (pompa freni e pasticche Brembo cambiate prima del viaggio, il 12 luglio) ma se si aumenta il peso come detto su in strade difficili come i saliscendi di Vieste arrivano a surriscaldarsi, nonostante un uso costante del freno motore.

Quindi prossimamente c'è da rivedere l'impianto frenante con qualcosa di più performante (accetto consigli) sostituire il motore con un 1.2 e montarci su un assetto come quello che avevo sulla vecchia panda, ammortizzatori più rigidi e molle da -40 già acquistate.

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